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Bocce

C’è uno sport che è Sestri nei ricordi di bambina. Non è nuoto, non tennis, non vela. No no. Sono le bocce. In riva al mare. Una sfida agguerrita per pochi adepti. E mio nonno era uno di quelli. Look da settimana della moda, savat, pantaloncini, magliette a righe e abbinamenti daltonici. Pose plastiche da discoboli e ogni tanto un’occhiataccia agli spettatori rumorosi. C’è quello che dà indicazioni a destra, butta, no no di qui. Quello che misura le distanze con professionalità. Quello che prende la rincorsa e quello che si fuma un sigaro. Stasera però il campione è lui. Non gli dai una lira perché parla poco. Pallido e con le scarpette di corda. Il parrucchino delle grandi occasioni tinta malva. Ma le sue bocce si avvicinano al boccino come le api al miele. Non ne sbaglia una. E alla fine ci scappa pure un applauso. E vai Franco vai!!

(1) Commento

  1. Ahahaha proprio vero! Questo sport ormai va anche d’inverno, quelle volte che c’è bel tempo😝

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