Senza categoria

Libertá 

Sono giorni pesanti nella mia città. Giorni in cui pare che tutti discutano con tutti, giorni fatti di sgambetti e di ripicche. Senza esclusione di colpi. Fa parte del gioco della politica, lo so. Eppure resta per me davvero incomprensibile. Ho una visione inquinata della politica e della amministrazione. Inquinata dai miei studi classici, dalle tonnellate di libri di filosofia, etica, storia che ho letto in tutti questi anni. Una visione utopistica e irrealizzabile. Mentre qui domina Macchiavelli ma senza il suo fondamento ideologico. E allora quando l’aria si fa pesante, lacolli si estranea. Non per fuggire, da cosa poi, ma perché maggio in lomellina è sempre bello e perché l’estate è dietro l’angolo e non si può non essere sorridenti in un momento così. E poi perché ci sono cose che non capirò mai, che il mio cervello rifiuta, e allora reset. E allora l’ennesimo libro in mano e il mio in fieri, a costruirmelo il mio mondo, pezzetto per pezzetto. Dove posso davvero essere libera. Che la libertà non ha prezzo e invece io spesso mi sento in prigione. Rinchiusa tra le sbarre alzate dall’ipocrisia, dal perbenismo, dalla convenzione, dal dover fare ed essere. Mi pesa così tanto che ci sono giorni che vorrei urlare, urlare contro il cielo come canta il Liga, prendere la macchina e andare andare finché non ho più soldi benzina coraggio. Perché per essere davvero libero devi essere forte e sicuro di te, e io qui ancora vacillo. E il mio bisogno di appoggiarmi ad altri mi fa sentire meno libera, meno capace, meno sicura. Sempre più lontana da ciò che mi circonda che davvero mai come ora sento non appartenermi. Che bello sarebbe indossare gli occhi dei miei figli che mi ripetono spesso che questo è il posto più bello del mondo e che mai e poi mai vorrebbero andarsene. Che bello non vedere oltre i banchi di scuola, gli amici e la ragazzina che chissà se una volta buona ti fila. Ero così anche io. Sognavo in grande, una vita come i personaggi dei miei romanzi, e non vedevo la vita che scorreva intorno. Poi si cresce. Si matura. E vedi ciò che hai intorno. E non sempre ti piace. E vorresti cambiare. Ma questo lo potevi fare nei sogni da bambina, la vita degli adulti è un’altra cosa. Comporta capacità di adattamento che non sempre sono tollerabili. Per questo meglio osservare e in silenzio vivere. E domani forse sarà migliore. 

(1) Commento

  1. GIORGIO dice:

    Ben ritornata

Rispondi a GIORGIO Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: