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Berlino, 9 novembre 1989

Chi si ricorda quel giorno?
Io benissimo! Davanti al tg, le immagini dei ragazzi a cavalcioni sul muro e la sensazione che il mondo stesse cambiando. Avevo 14 anni, facevo quarta ginnasio e sognavo di diventare Indiana Jones. E quelle immagini furono come benzina sulla mia voglia di conoscere il mondo e di fare nel mio piccolo qualche cosa di grande. La storia degli anni successivi ha messo in luce le tante ombre di questo momento e le difficoltà dei Paesi dell’est sono ancora attuali. Così come la mia vita non é stata certo una puntata della saga del mitico Harrison Ford. Ma allora la caduta del muro di Berlino ci ha fatto sognare. Sognare forte. E i sogni sono il motore dell’umanità.

(1) Commento

  1. SALVATORE PALMIERO dice:

    concordo in toto col Suo pensiero, considerato che gli attuali assetti statuali di quei Paesi hanno affinità con gli aspetti peggiori dei sistemi liberali occidentali ottocenteschi…. Se prima di quella fatidica data erano regimi, ora cosa sono? Sicuramente delle oligarchie. Riguardo invece la Sua aspirazione avventuriera, mi consenta un’innocente digressione: penso più ad una somiglianza con Lara Croft!

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