Lui e lei. in palestra. Storia semiseria di alcune coppie alle prese con i manubri.
I convinti. Li riconosci al primo sguardo. Fisico tonico e tirato, decisamente big lui, sicuramente androgina lei. Perfetti nell’abbigliamento, serissimi nel sollevare pesi da lo show dei record, mai un sorriso. Anzi, come idea, ti convinci che il solo rivolgergli la parola potrebbe rovinare lo studiato allenamento e, dato il bicipite rigonfio, te ne stai alla larga. Anche perchè una volta che hai tentato il dialogo ti sei ritrovata a parlare di riso bianco, integratori, alimentazione equilibrata. No grazie. Eppure invidi la loro affinità, l’attenzione nell’aiutarsi, la sincronia del coro di voci bianche quando lo sforzo diventa eccessivo. Da copertina.
Gli innamorati. Arrivano mano nella mano. Appoggiano gli asciugamani su tapis roulant vicini e non si staccano gli occhi un attimo. Giovani di solito, con le Superga lui, con le magliettine aderenti e i leggings lei, auricolari e messaggini. Tutti gli esercizi insieme, anche se si vede lontano un miglio che della palestra non gliene può fregare di meno, solo una scusa per stare insieme. Anzi, se vengono separati, colgono l’occasione di ogni pausa per una battuta o una chiacchiera, oppure si messaggiano e facciamo prima. Teneri come i fidanzatini di Peynet e a noi sciure abituè ci fanno anche un bel po’ di invidia, sia per l’età sia per tutto questo trottolino amoroso. Love is in the air.
Il macho e la bella. Ovvero i due volti copertina della palestra. Ci sono sempre, spesso non sono solo due, ma tre quattro, insomma quelli che sono, o meglio si sentono, er mejo der body building. Difficilmente fanno coppia, e fanno a gara a schermirsi per gli altrui complimenti. Eppure sotto sotto godono come ricci, che l’allenamento è un impegno quotidiano con l’acido lattico ma soprattutto con l’autostima. Talvolta accade che si abbia notizia di una liasion tra due top fitness performers, naufragata dopo breve perchè condividere uno specchio mentre si allenano è decisamente troppo per loro. Narcisi.
I pensionati. Quelli della mattina. Finalmente si può andare in palestra senza le scadenze lavorative. Ancora in forma, non arrivano nè se ne vanno mai insieme, di solito lui arriva prima, lei se ne va prima. Per mettere su l’acqua della pasta o scaldare l’arrosto. Si allenano separatamente, eppure ogni tanto li vedi sorridersi da lontano o scambiarsi due parole veloci. La quotidianità di una vita tra addominali bicipiti e adduttori. Bellissimi e rassicuranti.
E poi tutti gli altri. Fidanzati, sposati, innamorati, disillusi, annoiati, eccitati, moderati, eccessivi. Uno spasso osservarli tra un esercizio e un altro, alle prese con se stessi e il proprio corpo. Uomini e donne, su un palcoscenico, come quello della Filippi. E il paragone, dato il contesto, è tuttaltro che azzardato…
Che bellissimo decalogo!
Mi sembra di vederli, tutti quanti. Specialmente i pensionati che – concordo con te – sono i più belli i tutti!