Viaggiare è fantastico. Vedere, conoscere, sperimentare, confrontarsi con culture diverse, mettersi un po’ alla prova in ambiti diversi dal proprio. E poi in un viaggio di piacere ti senti coccolato. Speciale e chic. E non devi viaggiare cinque stelle. Basta fare attenzione ai particolari. Il sorriso delle hostess e degli stuart e la loro gentilezza anche quando devono sistemarti nella stiva sopra ai sedili un trolley dal peso specifico di un auto. E anche quando gli chiedi con dolcezza di tirartelo un attimo giù di nuovo perché hai dimenticato di tirare fuori il libro da leggere in volo. Il tovagliolino e il bicchiere di caffè, il caffè fa schifo e lo paghi due euro e cinquanta ma berlo lasciando la scia nel cielo che si rischiara all’alba allarga il sorriso. I cioccolatini sul tavolino della camera d’albergo. E le ciabattine lo shampoo la cremina la penna il block notes. Oggi poi la sciccheria è stato l’interruttore delle tapparelle di fianco al letto: allunghi la mano pigra e su giù in un attimo. Inutile dire che l’ho quasi impallato su giù su giù, il giochino del giorno. E poi la doccia calda calda, ore sotto senza preoccuparsi di chi verrà dopo e del boiler che si svuota. Dovresti ricordarti di non sprecare acqua ma in fondo sei in vacanza no? E gli asciugamani grandi spessi e bianchi. E il tempo, rallentato e dilatato, perché devi pensare solo a te stessa e questo è il lusso dei lussi. Godiamocelo allora…