In tempo di esodo estivo si fa più evidente anche ai meno abituati a viaggiare una categoria diffusissima di maschio italiano. L’urinatore di strada. Macchina ferma in corsia di emergenza. Portiera aperta lato passeggero. Nessuna volontà di mimetizzare anche solo minimamente il gesto, anzi un certo compiacimento in questa azione liberatoria in mezzo alla natura. Anche se dietro sfrecciano auto camion moto van. Singola. Ma anche in compagnia, che si sa, chi non piscia in compagnia o è un ladro o è una spia. Anche se alle spalle ci sono veicoli fermi incolonnati e automobilisti incazzati per gli ennesimi lavori stradali in giorni da bollino rosso. La necessità non conosce freni. Che neanche fossimo in mezzo al deserto e l’area di servizio più vicina fosse a quattro ore. Sono fermamente convinta che ci sia un subdolo piacere nel gesto. Una sfida. Una liberazione. Una rivendicazione dell’essere maschio. Maschio italiano. Che poi il peggiore l’ho visto a bordo pista di sci, Dolomiti altoatesine, temperatura meno quindici. Che in quel caso rischi pure il congelamento della parte, il che potrebbe pure avere dei risvolti inaspettati in termini di rigidità…ma quello è un altro argomento….
Invidia?🙌
😂😂😂😂😂