Talvolta perdi le parole. E non perché non sai cosa dire, ma perché hai troppo da dire. Le lettere le frasi i verbi si aggrovigliano dentro e quando le metti in fila compongono un discorso bellissimo. Che però resta dentro. Non esce. Come se le corde vocali si rifiutassero di lasciarlo libero per non perderlo. E così, invece di quella melodia, dici stupidate e frasi banali, scontate, che non ti appartengono. Anche il linguaggio indossa la sua maschera e al solito fa danni. Esce una lei che non sei tu e che non ti piace. Molto meglio il silenzio, il caro vecchio silenzio dimenticato da tanti, che invece di horror vacui dovrebbe sapere di saggezza. Si perdono parole e silenzi, ne escono lettere vuote. E allora vuoto ti senti un po’ anche tu.