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Natale

Natale. Tra un paio di settimane. Albero fatto, regali per questo e per quello comperati, cene aperitivi caffè e ammazzacaffè organizzati. La letterina a Babbo Natale. Ecco quella non l’ho scritta quest’anno, neanche l’ho pensata a dire il vero. Che se per te è Natale tutto l’anno chiedere ancora sarebbe un oltraggio al buon gusto. Però davanti al mio alberello qualche desiderio lo butto lì, tanto per non perdere l’abitudine. Vorrei che sulla slitta ci fosse il mio sogno di pubblicare un libro e di vederlo in tutte le librerie. E vorrei che qualcuno ogni tanto mi chiedesse come sto e se ho bisogno di fare due chiacchiere, perché la solitudine uccide e inacidisce. E vorrei che i miei figli fossero sempre sorridenti e tranquilli come in questi giorni, belli da morire e divertenti come non mai. E vorrei che lui capisse che lo amo come non mai e che senza di lui valgo meno di una lucina bruciata sull’albero. E vorrei che la donna che sono diventata fosse così forte da cancellare i sensi di colpa per il passato, perché non si può sempre viaggiare con un bagaglio pesante da trascinare. E vorrei che ci fosse più onestà, meno ipocrisia, meno invidia, più leggerezza, più autoironia. E poi se proprio devo dirlo vorrei la Kelly di Hermès. Tinta cuoio. Così, che se no Babbo Natale pensa che sia la sorella saggia della Colli e non voglio confonderlo in questi giorni già impegnativi per lui 😉

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