Affamati di vita. Mai sazi di esperienze. Sempre alla ricerca di nuove emozioni, di colori mai visti, di profumi diversi, di sapori insoliti. Mai fermi. Siamo fatti così. Noi che ci nutriamo di adrenalina e quando viene a mancare ci sentiamo persi, annoiati, svuotati. Ogni giorno è la ricerca di qualche cosa di mai esplorato e soprattutto al limite. Al limite del possibile, al limite del lecito, al limite delle nostre capacità. In amore diamo tutto e di più, non siamo quelli delle relazioni tiepide e controllate, ma lasciamo che la passione ci scorra nelle vene, facciamo follie consapevoli e poco importa se ci troveremo poi delusi in un angolo. Perché si sa, se giochi con il fuoco, va a finire che ti scotti, e quanto più sarai volato in alto quanto più la discesa a terra sarà difficile, spesso un tonfo doloroso. Ma non sappiamo essere altrimenti. Noi, con il cuore pieno di cicatrici e l’anima che stenta a contenere le tracce delle delusioni passate. Noi, che dopo essere caduti, dopo aver attraversato il dolore, dopo essere scesi così in basso da non vedere la luce, noi ci rialziamo. Noi ripartiamo. Con l’adrenalina che fa da carburante a tutti i progetti che già si affollano dentro di noi. Idee, mille idee, sogni, progetti, pensieri. Mai fermi noi. Contagiosi. Perché abbiamo voglia di vivere per noi e anche per gli altri. Anche se starci dietro non è facile, ci vuole il cuore da maratoneta e da sprinter allo stesso tempo, ci vuole resistenza, incoscienza, follia, sì follia. Noi siamo le montagne russe, di cui un po’ tutti hanno timore ma ne sono inesorabilmente attratti. Noi siamo così. Bulimici di vita. Forse sarebbe più semplice rallentare, anzi, senza il forse, di sicuro. Ma non saremmo noi stessi. E, lo ripeto, essere sè stessi è oggi la più alta forma di libertà che conosco. Liberi di vivere. Sì.