Questa canzone. Di tanti anni fa, di tanti concerti fa, con gli accendini in mano e senza le foto con i cellulari. È risuonata nella mia mente più volte questa settimana. Ascoltando, anzi leggendo, un amico, che mio malgrado la chat ha spesso sostituito un caffè insieme. La difficoltà del quotidiano, i tanti troppi problemi per restare a galla, i sogni che si scontrano con il conto in banca, con le scelte sbagliate del passato, con la ricerca mai soddisfatta di un’anima affine cui stare abbracciato la notte. E tu che gli dici ma non fare così, devi lottare, fare, reagire, vivere. Io ci sono. Tante belle parole. Perché a volte è così dura che le parole suonano vuote e ti senti stupida. E non è tempo per noi e forse non lo sarà mai. Quelle strade troppo strette, diritte per chi vuol cambiar rotta e le confidenze di un’amica imprigionata in un reale che non la soddisfa, in una relazione deludente, che una volta dava adrenalina e ora genera solo discussioni. Ma cambiare quanto è difficile! Vuol dire prendere e ribaltare la propria esistenza, mettere in dubbio passato e presente, rifare tutto senza la certezza che poi vada bene. E allora meglio il limbo della routine, senza sorprese. Che andare va bene, pero’ a volte serve un motivo. Ecco un motivo. Perché non può essere tutto qui. Non può essere solo questo. Non è tempo per noi le ha detto lui. Sì così. Ha gettato la spugna e ha smesso di lottare. Di inventare appuntamenti, scuse, impegni per poterla vedere. Non è tempo per noi e forse non lo sarà mai. E l’ha lasciata lì. Sola.
Eppure questa canzone del Liga mi ha sempre spronato. Non è tempo ora ma lo sarà. Presto. Per noi. Per me. Per i miei sogni. Per la tua rivoluzione. Pazienza. Perseveranza. Fiducia. Coraggio. Mai mollare ragazzi. Mai