San Diego e le sue spiagge. Un litorale di chilometri, tra surfisti, skateboard, musica dal vivo e tanto relax. L’oceano è freddo, mosso da onde alte e continue, in acqua solo i surfers con le loro mute. Sulla riva si gioca a football o a baseball, si corre e si respira il forte vento dell’oceano. Gli impiegati fanno qui surf di prima mattina prima di andare in ufficio, le giacche e le cravatte appese nelle automobili pronte da essere indossate dopo aver tolto la muta. Le case, che si affacciano sulla spiaggia, hanno tutte una veranda in cui si griglia la carne, si beve, si ascolta musica, non di rado coinvolgendo chi passa per strada. Perché gli americani sono così. Caciaroni, sempre pronti alla battuta e alla risata, culturalmente meno preparati di noi ma dotati di un senso civico da cui avremmo molto da imparare. Il litorale del sogno americano è questo, in cui è facile, facilissimo sentirsi a proprio agio. Per chi ama il cinema, tappa obbligata è Coronado, il cui splendido hotel in stile liberty ha ospitato scende del film “A qualcuno piace caldo” con Marilyn Monroe, Jack Lemmon e Tony Curtis. Ma soprattutto Coronado è un luogo magico, di classe, elegante, e passeggiare sul suo litorale vuol dire tuffarsi in una atmosfera ovattata, lontano da tutto, in cui gli occhi scorgono solo cose belle: palme, mare, spiaggia bianca e finissima, ordine, pulizia. Ecco, ci vorrebbe un penna, dei fogli, un tavolo, una veranda a ripararmi dal vento. Per scrivere tutte le storie che porto dentro e che, ne sono sicura, qui prenderebbero vita. Chissà. Magari. Un giorno….