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Intesa intellettuale

Mi piace il tuo modo di pensare.

Adoro la tua intelligenza.

L’intesa tra due cervelli è ciò che mi interessa veramente.

Ora, a meno che non abbiate 16 anni e siate fan sfegatate di Uomini e Donne, direi che frasi del genere dovrebbero farvi perlomeno sorridere. Soprattutto se pronunciate al primo incontro, gli occhi negli occhi di uno con cui la conversazione si è finora basata su Che bevi? Da dove vieni? Che fai? Eppure lui spergiura che non gli interessa il vostro aspetto, vuole instaurare un serio rapporto di complicità, poi si vedrà.

Perché sono ancora tanti gli uomini che pensano di intortarci con sta storia. E tantissime quelle che, il giorno dopo, messaggiano all’amica “è diverso! Non mi vuole portare a letto! Vuole solo venire per musei con me!”

Ecco. Chiariamo.

L’intesa tra uomo e donna scatta in prima battuta per una serie di motivi: aspetto fisico, simpatia, interessi comuni. Ed è evidente che a moltissimi non preme solo portarci a letto, ma si cerchi una complicità che renda migliore la vita. Mica sono tutti come quel mio amico di gioventù, che comperava dieci gettoni telefonici e faceva un giro di chiamate del tenore “me la dai? Ah ok ciao” finché non trovava quella che rispondeva sì. Per carità. Però scordatevi che il fine ultimo non sia quello. Di far goal. È questione naturale. Primordiale. Elementare. E per questo diffidate di chi cerca di strapparvela con tante lusinghe intellettuali. Che peraltro ai giorni nostri offendono pure un po’. Lo so anche io che ho un cervello, che sono una donna preparata, che posso benissimo rivestire un incarico una volta appannaggio solo maschile. C’è stata la rivoluzione sessuale, il ‘68, e mille battaglie vinte, per cui non vedo perché tu debba cercare di portarmi a letto con sti trucchetti. Mica io faccio lo stesso. No no.

Per cui meno ipocrisia. E noi donne smettiamo di credere a frasi che possono fare davvero male. Perché se dopo un po’ di corteggiamento intellettuale non la sganciamo “Eh, sai” ti diranno, “l’intesa sessuale é fondamentale per me. E se non scatta, non scatta”. E ciao moneta.

Poi è evidente che, nei rapporti veri, importanti, che insomma durano più di un mese, se non hai nulla da dirti non c’è storia. E che davvero il dialogo a quel punto diventa un ulteriore strumenti di intesa nell’intimità. Ma il maschio resta maschio, ricordatevelo. Che dimenticarlo significa prendere amare delusioni. E da questo, purtroppo, nessuna rivoluzione sessuale ci salverà.

(1) Commento

  1. beh, a dimostrazione che non è una tecnica riservata ad un genere specifico, li per li ho pensato fosse un uomo ad aver scritto il post. Potrei citare in aggiunta, anche la tecnica “spirituale”, assai di moda negli ultimi vent’anni e la cui efficacia non accenna a tramontare.
    http://senzafilo.wordpress.com/2017/03/22/1789-misticismo-volgareo-populista/

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