Quando il cuore sanguina, le parole vengono meno e le lacrime annebbiano i pensieri. Vorrei ricordarti nel migliore dei modi, con le frasi più belle e gli aggettivi perfetti, con uno di quei post che tanto ti piacevano e che commentavamo insieme divertite. Ma non riesco a mettere la distanza tra anima e foglio, tra dolore, rabbia, nostalgia. Perchè tu sei stata una fortuna immensa per chi, come me, ti ha vissuta. Tu, il sole, il sorriso, la positività, sempre e comunque. La tua malattia tra le righe, mai protagonista di un discorso, mai una volta che ti sia lamentata, anche se eri stanca, anche se non era semplice, anche se. Quante risate insieme! E quante chiacchierate davanti a un caffè, sui figli, sui mariti, su questa vita che ci lasciava troppo poco spazio per dedicarci a noi stesse. Quante volte ci siamo ripromesse di farci una bella sciata a Mera, eh? E non ci siamo mai riuscite, accidenti. Vorrà dire che ogni volta che farò il Boschetto ti penserò, dolce amica mia, tra una curva e l’altra sbirciando la Capanna Margherita lassù. Sono sicura che sentirò la tua risata, sì, sarà così. E come ogni volta mi sentirò invasa di quella forza che solo tu riuscivi a comunicarmi, una forza semplice ma indomita di una donna con la D maiuscola, unica e speciale ❤️