Oggi avrebbe dovuto essere un giorno importante. Oggi termina lo stato d’emergenza per il Covid. Ricordate quando eravamo in pieno lockdown? Quando dovevamo fare le autocertificazioni per uscire dì casa? Quando ci litigavamo l’unico pc in casa tra DAD e Smart working? Ricordate il silenzio spettrale e le città vuote? Le continue ambulanze? Ecco, allora la fine dello stato d’emergenza era un miraggio. Oggi ci siamo. È vero, il virus c’è ancora ma, anche grazie ai vaccini, gli ospedali non sono più in sofferenza e sappiamo come curare questa terribile malattia. Eppure oggi nessuno ha voglia dì festeggiare. Perché , per la serie #maiunagioia, adesso c’è il conflitto in Ucraina e la tragedia dei profughi. E il caro benzina ed energia. E, come se non bastasse, pure il mitico Bruce Willis non potrà più recitare per una malattia neurologica. Evviva. Non so voi, ma io ho voglia solo dì urlare “basta”! Sono così stanca dì brutte notizie. Allora mi concentro sulle cose semplici del mio quotidiano, così bello da illuminare il più buio dei presenti. I miei affetti. Le belle letture. L’arte. La primavera che arriva. Il sorriso delle persone che incontro. Sono lo stesso incazzata per ciò che vedo in Tv, non sono così peace and love da lasciarmi scivolare tutto addosso. Però credo che la bellezza sia ad ogni angolo e che questi momenti difficili siano una palestra eccezionale per imparare a vederla. O almeno per privarci ❤️
Buongiorno, concordo in toto sul Suo post! Inoltre, aggiungo che ho provato ieri sera la stessa sensazione vedendo, dopo 3 anni, un menù pasquale al ristorante: mi sembrava roba di almeno 10 anni addietro….. Ma, come dice il buon Mario Tozzi, supportato da vari etologi, i sapiens tendono sia a dimenticare in fretta che a riprendersi altrettanto velocemente. Certo, la prima cosa non è sempre un bene, ma in questo caso forse è meglio così!