Non abbiate paura di affermare la vostra felicità. Poco importa quali ne siano le cause. Se siete contenti, ditelo.
La maggior parte delle persone ha paura a farlo. Gli chiedi “Come va?”, rispondono “Ma sì, tutto ok, nella norma”, mentre vorrebbero urlarti che sono innamorate, che sono contente del loro lavoro, che i loro figli sono bellissimi, che il sole uscito dopo una mattina di nebbia gli ha migliorato la giornata.
Abbiamo paura ad affermare la nostra felicità per tanti motivi. Primo perchè chi dice di essere felice suscita invidia e questo fa paura. Come se ci fosse poi qualcuno che ci fa gli spilloni solo perchè abbiamo detto “Sì, caspita, sto bene, benissimo!”. Poi perchè chi sta così così, ma sì, potrebbe andare meglio, ritiene di avere più attenzioni dagli altri. Una sorta di commiserazione, di mal comune mezzo gaudio per cui meglio nasconderla sta felicità. Terzo, per un retaggio ancestrale per cui dire “sono felice” porti male. Sono cresciuta con questo spauracchio: “Non diciamolo troppo forte”, “Tocca ferro”, “Speriamo non capiti qualche cosa”…queste erano le affermazioni che a casa mia seguivano ogni sensazione di felicità e gioia, di un successo lavorativo o sentimentale.
E no, cavolo! Urliamo la nostra felicità, il nostro successo, se ci va. Per noi stessi, non per farci belli con gli altri naturalmente. Perchè dobbiamo razionalizzare i momenti belli, non perderne nemmeno un attimo, farli nostri fino in fondo. Invece la società è piena di gente che ti fa due pippe così a parlarti di mali, disgrazie, sfighe, sue e soprattutto degli altri, un continuo lamentarsi di questo e di quello. Quanta negatività!
Sorridete, vedete sto bicchiere mezzo pieno, siate positivi! Le sfighe arriveranno lo stesso anche se non le chiamate, i momenti bui sono dietro l’angolo anche se non li anticipate con il vostro pessimismo.
Siate felici. E soprattutto abbiatene percezione.
Questo è il miglior augurio che possa farvi per il 2019!