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Coronavirus

Tranquilla, è solo un’influenza. Tanto rumore per nulla. Però non si parla d’altro. In tv, sui social, sui giornali, per strada. E allora ti immagini sti virusini che si aggirano ridendo sarcasticamente pronti ad infettarci, come i demonietti di un cartoon. Sí, ma poi ripeto é un’influenza. La maggior parte guarisce senza complicanze. Vuoi mica che io sia lo sfigato di turno che ha le complicanze? Sarà il caso di prendere vitamine e proibitici? Ma no dai. Però che palle che abbiano chiuso scuole e palestre. Neppure la gioia di un allenamento. Non posso neanche allontanare i timori con una bevuta in compagnia perché alle sei chiudono i bar. Resta Netflix. Vuoi vedere che è una combutta tra Netflix e Amuchina per fare affari a nostre spese? Adesso uscirà anche quello che tira in ballo Nostradamus e uno dei misteri di Fatima, lo sento. Però stasera mi pizzica il naso. Sarà che mi sono lavata le mani solo per 18 secondi e non venti? Che poi c’è gente che non si è mai lavata le mani dopo aver pulito il sedere e oggi compera il gel antisettico a 90 euro il barattolo. Che mondo strano eh? Il clima è impazzito e un virus, dico io un virus, una roba piccolissima, ferma gli Stati. Che casino. Sto clima di terrore non lo sopporto. Ma inevitabile esserne contagiato. Dal clima di terrore intendo. Dal virus chissà. Speriamo di no. Ma meglio a me che a un ottantenne cardiopatico. Sí, adesso faccio pure la buonista. Meglio a te che a me, altroché. Impauriti si, ipocriti no. Ma in fondo è solo un’influenza no?

Breve sintesi del loop dei pensieri di questi giorni.

Chi come me?

(1) Commento

  1. ⋖Pat⋗ dice:

    Influenzati dai media, cediamo al panico. Resistiamo… 😷

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