Oggi ho visto tanti Babbi Natale in giro per la città ed è stato bellissimo. Questa festa è davvero magica e i sorrisi dei bambini sanno annullare tanti pensieri bui che affollano le menti di noi adulti. Guardando però il tripudio di barbe bianche, cappelli rossi e abiti d’ordinanza, mi sarebbe piaciuto essere nella testa di uno di quei bambini. Mi spiego. Quando ero piccola io, parliamo degli anni ’70, non credevo al fatto che Babbo Natale portasse i doni, perchè per me a farlo era Gesù Bambino. La mamma mi aveva raccontato così e io ci credevo tantissimo. La sera della vigilia ero sempre agitatissima e la mattina del Natale era davvero il momento più bello dell’anno: c’era l’albero, il presepe, i regali, la felicità. Ricordo perfettamente la delusione totale quando a otto anni mia mamma mi disse che i regali li metteva lei sotto l’albero e non un Gesù bambino mezzo nudo come credevo io. “Lo sapevo già”, le risposi in quella mattina di gennaio, per poi correre in camera con il magone. Non lo sapevo, ma in fondo era solo il primo dei tanti sogni che si infrangevano per me, che ho fatto delle illusioni e delle utopie la base della mia vita. Negli anni, Gesù bambino è passato di moda e adesso tutti aspettano il babbo. Solo che, e qui viene la mia domanda, se di babbi ce ne sono migliaia ovunque, come faccio a sapere quale è quello vero? E visto che oggi i bambini usano gli smartphone a tre anni, cosa rimane della illusione e della magia del Natale? La mia è una domanda seria, senza velleità polemiche, prima che qualche leone da tastiera pensi che voglio criticare chicchesia. Ripeto, a me è piaciuta un sacco l’atmosfera di oggi, ma io ho quasi 50 anni e a Babbo Natale purtroppo non credo più anche se mi piacerebbe. Ma i nostri bimbi? Come la vedono sta cosa?
Bellissima iniziativa!